CENTO VOLTE PIU’ SICURO DI ALLORA - IL RISCHIO? LO SCAMBIO DI SACCHE  di CORRIERE DELLA SERA 08-02-2008 09/02/2008 alle 22:00
Mi sia concesso un appunto tipicamente ossolano a commento del bellissimo articolo comparso sul Corriere della Sera di sabato 9 febbraio che lascio direttamente scannerizzato in fondo alle mie considerazioni.
Senza nulla togliere agli sforzi che tutta l’Italia ha portato avanti per anni per raggiungere l’autosufficienza per il sangue intero che l’articolo mette in risalto, voglio sottolineare quanto riportato sul giornalino della nostra sezione n° 3 - anno XIV - settembre 2007
Se si confronta il dato del numero di iscritti per mille abitanti che vede l’Italia all’ undicesimo posto, con 27 donatori ogni 1000 abitanti, ed un livello lievemente inferiore alla media UE, possiamo tranquillamente vantarci di come l’Ossola coi suoi 54 donatori ogni mille abitanti, si trovi al secondo posto rispetto all’Europa dopo il livello ragguardevole raggiunto dall’Austria con quasi 70 donatori ogni 1000 abitanti.

Si può inoltre notare nella figura riportata dal Corriere della Sera, come purtroppo la cultura del donatore periodico, più sicura e con maggiori garanzie di continuità, sia estremamente più diffusa al nord (92-94%) rispetto al centro sud (84-69%): la cultura nel sud Italia lega ancora troppo spesso la donazione di sangue ad un parente, un amico che ne ha bisogno.

   
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