DOMO, MONUMENTO ALL’AVIS  di Silvana Pirazzi - IL POPOLO DELL’OSSOLA 12/10/2007 alle 15:05
Inaugurato nel corso della riuscita Festa del donatore

Lo scorso week end l’Avis domese ha inaugurato il monumento al donatore, in due giorni di festa articolatisi in un covegno medico, nella cerimonie di benedizione in uno spettacolo teatrale, nella messa per i donatori defunti e infine con la consegna deile spille di benemerenza per i traguardi di donazioni. Un risultato organizzativo superiore alle attese, davanti alle maggiori autorità del Vco e del Comune, e ad amici donatori gemellati con l’associazione domese, provenienti dal Bresciano, da Grosseto e persino dalla Polonia.
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L’Avis domese ha dedicato un monumento al donatore nel giorno della sua festa

Piena soddisfazione per l’Avis domese al termine della "Festa del Donatore", tenutasi sabato 6 e domenica 7 ottobre, a cominciare dal suo presidente Carlo Pasquali, per un’organizzazione risultata superiore alle attese.
Ha preso il via nel pomeriggio di sabato, alla Comunità montana di via Romita a Domodossola, con il convegno sull’alimentazíone del donatore, relatrice la dottoressa Laila Cattani; sulla donazione programmata, ad opera del dottor Paolo Cerutti; e sui controlli di qualità eseguiti al Centrò Trasfusionale, illustrati dalla dottoressa Lucia Zucchinetti, moderati dal dottor Raffaele Borsotti.
La Cattani ha indicato le regole, per mantenere il fisico in forma: un’alimentazione con pochi grassi e poco sale, ed abbondante consumo di frutta e verdura; mangiare la stessa quantità, per fare un esempio, di pancetta e di verdura significa nel primo caso assumere un quantitativo calorico dieci volte superiore rispetto al secondo. Variare spesso la cucina e bere molta acqua, com’è necessario, per rimanere attivi; limitare all’essenziale lo stare in poltrona: chi dorme consuma 0,9 calorie, contro le 15 di chi corre a piedi.
Al riguardo l’Avis ha prodotto un libretto dal titolo Tonsigli per un’alimentazione sana ed equilibrata per i donatori di sangue".
Il dottor Cerutti ha sottolineatolla bontà della donazione programmata, in cui è il medico a chiamare il donator , e secondo le esigenze, riducendo così al minimo gli scarti di sangue.
Da via Romita i convenuti, ascoltando il succinto racconto verbale della storia di Domo, hanno raggiunto a piedi la rotatoria all’incrocio di via Piave con via Mizzoccola all’altro capo della città, dove è stato benedetto e inaugurato il monumento al Donatore.
L’arciprete della Città don Renzo Cozzi ha benedetto la nuova opera, accostando il sangue versato dal Signore per la salvezza degli uomini al sangue del donatore in aiuto al suo prossimo, mentre il presidente Pasquali ha indicato nel manufatto la "visibilità" di chi, nel suo gesto generoso, resta invece nell’ombra. «Oltre all’omaggio al donatore - ha sottolineato - l’opera può costituire per chi l’osserva richiamo a fare altrettanto, cosa che tutti auspichiamo». Si sono poi compiaciuti dell’alto significato della donazione il sindaco Michele Marinello, il viceprefetto Giovanni Icardi in rappresentanza del prefetto Domenico Cuttaia ’ a Verbania per la festa della Polizia municipale del Piemonte, il presidente della Provincia Paolo Ravaioli e il presidente della Cm Pierleonardo Zaccheo.
Al termine, nelle Vicinanze, c’è stato un lauto rinfresco a base dì prodotti nostrani.
Infine, alle 21, nella sala teatro della Cappuccina, nello spettacolo "Love - I migliori anni della nostra vita", interpretato dai valenti artisti dell’Arcademia di Omegna, sono stati premiati i migliori studenti di quattro scuole superiori ossolane, l’Einaudi, il Marconì, il Galletti e lo Spezia, usciti con 100/100 e passati all’Universítà, ai quali è stata donata una borsa di studio per l’iscrizione, mentre dell’Istituto Agroforestale di Crodo nessun diplomato si è iscritto agli studi universitari.
Premiato dell’Einaudi è stato Fabrizio Ferraris, per il Galletti Carola Darioli, per il Marconi Gìovanni Vietti, per lo Spezia Davide Genini.
Domenica 7, dopo la Messa in Collegíata per gli avisini defunti, tutti hanno nuovamente raggiunto il salone della Cm, per la premiazione dei 260 donatori, presenti in 150 circa, ai quali è stata donata una sorta di spilla, quale ’fiore all’occhiello", montata in oro con smeraldo per chi ha effettuato 100 donazìoni, in oro con rubino per quelli a quota 75 e in oro per la quota 50. Alla cerimonia erano presenti pure il viceprefetto Icardi, il presidente Ravaioli, il consigliere Fabio Basta in rappresentanza del sindaco Marinello, che hanno effettuato le premiazíoni, nonché alcuni donatori dalla Polonia e da Berzo Demo, in provincia di Brescia, gemellati con l’Avis domese, ed amici donatori di _Grosseto.
Sono seguìti il rinfresco e il pranzo al vicino Centro Sociale. Date le difficoltà logístiche di una premiazione generale, ai restanti deglì oltre 1.500 premiati della sezione, sul totale dei 3.600 che vanta, sarà recapitata una lettera di ringraziamento e di plauso, al quale si associa questa testata.


   
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