SOLIDARIETA’ IN SENEGAL  di vice-segretario vicario 02/04/2008 alle 15:17
Grazie al contributo della nostra Associazione è stato possibile svolgere azioni umanitarie nella lontana terra Senegalese.

Quello che colpisce è la cultura della famiglia numerosa che in queste zone dell’Africa Nera trova riscontro nella popolazione che conta al suo interno un 60% di minorenni. La prima impressione è quella di trovarsi immersi in un grande, immenso asilo, con frotte di bambini che ti circondano da ogni parte. Dopo la prima diffidenza, anche per il fatto di trovarsi TUBAB (traduzione in wolof di “Uomo Bianco”), in un popolo di Neri, si familiarizza con il fare amichevole dei locali e soprattutto dei bambini. Questi, poco considerati ed accuditi all’interno delle proprie famiglie numerose, si fanno volentieri coccolare dai Tubab, che ormai sono la popolazione più vecchia di tutto il pianeta e così possono riassaporare il gusto della famiglia numerosa e della gioia di vivere che ogni bambino sprigiona.

Un grazie particolare alla sezione dell’Avis ossolana che ha voluto consegnarmi oltre un centinaio di magliette col logo della sezione, alla Coop che ha offerto oltre cento cappellini, alla tipografia Mazzocchi e alla trattoria del “Lago delle Rose” di Ornavasso, che hanno offerto magliette col loro logo. Nulla è andato perso come viene testimoniato dalle foto che potete anche ritrovare nella sezione “Galleria fotografica” anno 2008.

Per chiunque volesse seguire la mia esperienza la sig.ra che mi ha ospitato è ben lieta di dare asilo (un letto per dormire ed un pasto caldo in amicizia) presso la sua abitazione a Saly Velingarà, un centinaio di chilometri a sud di Dakar: il modico contributo giornaliero a persona da Lei richiesto servirà a coprire le spese per interventi chirurgici specialistici per bambini affetti di Palatoschisi e Labbro Leporino, malformazioni congenite diffusa tra le famiglie di consanguinei.


   
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